LA MUSICA DI STEPHEN KING
20,00 €
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LA MUSICA DI STEPHEN KING
20,00 €
Giuseppe Cucinotta
LA MUSICA DI STEPHEN KING
Per la prima volta un libro indaga il rapporto strettissimo tra il gigante della narrativa horror Stephen King e la musica: un’influenza reciproca che dura da quasi cinquant’anni.
Prefazione di Roberto Recchioni
Copertina di Luca Solomacello
IN LIBRERIA DAL 28 FEBBRAIO 2025 – SPEDIZIONI DAL 24 FEBBRAIO 2025
Fino a esaurimento scorte regaleremo con ogni preordine una calamita da 14×10 cm
con una stupenda illustrazione esclusiva di Luca Solomacello, l’autore della copertina
Metallica, Anthrax, Ramones, AC/DC, Nightwish… sono solo i nomi più rilevanti di un elenco potenzialmente sterminato: quello delle band influenzate da Stephen King. C’è persino chi, come i punk californiani Pennywise, ha addirittura scelto il proprio moniker ispirandosi a uno dei suoi romanzi più famosi, IT.
Lo stesso Stephen King è un’immensa enciclopedia musicale: tutta la sua produzione può essere letta attraverso i continui riferimenti che il Re fa a band e canzoni, rendendo in alcuni casi (come nel racconto ‘E hanno una band dell’altro mondo’e nel romanzo Revival) la musica l’assoluta protagonista delle sue storie. Alcuni audaci fan hanno cercato di creare una playlist usando tutti i riferimenti musicali sparsi nell’immensa produzione di King: il risultato, ancora provvisorio, è una collezione di oltre quattordici ore di brani che spazia dal country al punk, dal rockabilly al metal.
E nella sua assoluta smania di superare ogni limite, il Re è anche passato dall’altra parte della barricata, imbracciando la chitarra e aggrappandosi al microfono con i Rock Bottom Remainders (che in un’autorecensione descriverà: «Noi suoniamo musica come i Metallica scrivono racconti»).
La Musica di Stephen King racconta il rapporto a doppio filo fra il Re e la musica: dall’impronta lasciata su interi dischi e brani, per arrivare all’influenza degli ascolti personali sulla propria scrittura. È un libro che muove dall’analisi appassionata delle sue opere passando per aneddoti musicali “horror” – come l’ossessione per ‘Mambo No.5’ di Lou Bega – attraverso interviste, racconti dei protagonisti e ascolti di playlist potenzialmente infinite.
Un atto d’amore verso il Re e verso gli innumerevoli mondi che ha contribuito a creare.
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