REVOLUTION! – LA VERA STORIA DEI PUBLIC ENEMY
Il prezzo originale era: 24,00 €.22,80 €Il prezzo attuale è: 22,80 €.
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REVOLUTION! – LA VERA STORIA DEI PUBLIC ENEMY
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Andrea Di Quarto
REVOLUTION!
La vera storia dei Public Enemy
«Penso che i governi siano il cancro della civiltà». – Chuck D
I Public Enemy sono uno dei gruppi afroamericani più influenti di tutti i tempi, capaci di segnare più di una generazione e di portare il rap da semplice intrattenimento a vera e propria “arma artistica”. Album come It Takes a Nation of Millions to Hold Us Back o Fear of a Black Planet hanno ridisegnato i confini della musica, stravolgendo il funk, giostrando su sperimentazione, rime politicamente incendiarie e un impatto degno dei migliori gruppi rock. Il loro leader, Chuck D, è noto non solo per essere uno dei più importanti portavoce della comunità hip hop, ma anche degli afroamericani tout court. E il messaggio dei Public Enemy ha influenzato pure le coscienze di milioni di giovani bianchi, esposti a un diverso punto di vista sulla storia e sulle istituzioni degli Stati Uniti d’America.
Non paghi di aver suscitato controversie per aver abbracciato gli insegnamenti della Nation of Islam e di una certa corrente del radicalismo nero più audace e bellicoso, i Public Enemy vanno oltre e includono nei loro testi il marxismo, il socialismo africano e l’afrocentrismo più “scientifico”, prendendo di mira i difetti dell’America conservatrice e di quella formalmente progressista, e le storture del mondo contemporaneo. Il loro famoso logo, che ritrae una figura ribelle inquadrata dal mirino di un’arma da fuoco, vuole suggerire che i neri dalla mentalità forte siano il “nemico pubblico numero uno” della società.
Questo volume, scritto con accuratezza storica e i colori del racconto giornalistico, ripercorre l’ascesa dei Public Enemy dalla relativa oscurità di Long Island alla popolarità planetaria e alle polemiche politiche nei primi anni Novanta, così come il loro recente ritorno a un livello di notorietà più underground. Un viaggio che passa anche dall’Italia e che non fa sconti ai tanti “incidenti di percorso”, fra accuse di antisemitismo e i problemi di droga e violenza domestica che hanno accompagnato Flavor Flav, uno dei membri più amati del gruppo. E dove i Public Enemy finiscono per fungere da lente attraverso la quale esaminare la storia stessa del rap, delinearne i suoi ampi tratti, tracciarne gli alti e bassi.
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